mercoledì 9 marzo 2011

Il Cuscino è il mio migliore amico



Ebbene sì.
Parlo proprio di lui: Il Cuscino.
Quadrato, rotondo, a forma di maiale che dice "Oink", (ma poi perché il verso dei maiali dovrebbe essere oink? Quando, a mio avviso è molto più vicino un crronkr crronkr, ma vabbè) con le paillette o con le roselline disegnate, qualunque sia la sua forma io lo amo e lo stimo per la sua innata e intrinseca capacità di farmi stare bene. Molto bene.
In fondo, a cosa servono gli amici? Se non per farti stare bene?
Di nuovo: in fondo, a cosa servono i cuscini? Se non per farti stare bene?
Nulla. Ecco la risposta. (in realtà a molto di più, entrambi; ma se scrivevo così il resto non aveva senso)
Immaginate di avere un amico, un amico poco leale, poco sincero, poco onesto e che non vi fa stare bene.
E che cazzo di amico di merda è?
Allo stesso modo immaginate di entrare in un negozio di cuscini (esistono?); vi avvicinate al commesso e gli dite: "Ehi, io vorrei un cuscino. Però non un cuscino qualunque, uno di quelli duri come il marmo, che puzzano di antitarme, e senza sconto. Grazie"
(Ora immagino io la reazione del gentilissimo dipendente)
"Guardi, signore/ino/a/ina abbiamo questa lastra di piombo, levigata a mano, ottima per le dormite in Cambogia durante tempo di guerra (?)"
Insomma, Il Cuscino è il mio migliore amico perché non mi tradisce (è mio, mio e basta), non fa battute, non rompe le palle, non respira, non piange, non va in palestra, non fa la cacca (nemmeno la pipì), non scende, non sale, non si ingrassa, non chiede il permesso e nemmeno scusa, ma soprattutto (ultimo ma non in ordine di importanza) NON PARLA.
In conclusione: sarebbe bellissimo un mondo popolato da cuscini e ferri da stiro
Perché i ferri da stiro? Bé, questa è un'altra storia....

Saluti vivissimi
dal vostro assonnato ma mai annoiato

K